Secondo i dati del ministero della sicurezza e della protezione cittadina, da un anno la violenza nello stato di Sinaloa, nel nordovest del Messico, è esplosa. Il mese di luglio è cominciato con trenta vittime in soli quattro giorni, il numero più alto di tutto il paese, scrive El Universal. Il sito **InSight Crime **spiega che la situazione è degenerata a partire da luglio 2024, quando il capo del cartello di Sinaloa Ismael Zambada García detto El Mayo, e Joaquín Guzmán López, figlio dell’ex boss El Chapo detenuto negli Stati Uniti, sono stati arrestati vicino a El Paso, in Texas. Zambada García ha accusato Guzmán López di avergli teso una trappola. Da allora, a causa della guerra interna tra le due fazioni rivali del cartello, più di mille persone sono state assassinate e migliaia sono scomparse.

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Questo articolo è uscito sul numero 1622 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati