Brisbane, 29 aprile 2025 (Asanka Ratnayake, Getty)

Il 3 maggio gli australiani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo parlamento e scegliere chi sarà il primo ministro. Il costo della vita e la crisi abitativa sono tra i temi che più stanno a cuore agli elettori, scrive la Bbc. Si stima che circa 18 milioni di cittadini andranno a votare e ci si attende una competizione serrata tra il primo ministro uscente Anthony Albanese ( nella foto ), leader del Partito laburista, e il conservatore Peter Dutton, capo del Partito liberale. È possibile che nessuno dei due candidati otterrà il sostegno necessario a governare da solo e dovrà assicurarsi l’appoggio di parlamentari indipendenti o di partiti minori. L’ultimo sondaggio del Guardian prima del voto dava i laburisti di Albanese al 52 per cento e i conservatori al 48 per cento. La campagna elettorale è coincisa con la guerra dei dazi scatenata dagli Stati Uniti e l’imprevedibilità diplomatica del presidente Donald Trump, e questo favorirà probabilmente Albanese. “Il premier uscente non nomina esplicitamente Trump quando dice agli elettori che un eventuale governo conservatore porterebbe il ­ca­os in Australia”, scrive la Reuters. Ma il riferimento è chiaro. Quando a gennaio Trump si è insediato alla Casa Bianca, i conservatori erano in vantaggio, grazie al malcontento degli australiani per la crisi abitativa. Ora la situazione si è ribaltata.

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Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati