Il rover Curiosity ha trovato alte concentrazioni di siderite, un carbonato ferroso, negli strati rocciosi del cratere marziano Gale. Questa scoperta dimostra che oltre 3,5 miliardi di anni fa su Marte era attivo un ciclo del carbonio, cioè un processo di scambio di carbonio tra atmosfera, oceani e suolo, fondamentale per la vita. Da tempo si ipotizzava che quando il pianeta rosso era ancora caldo e coperto di oceani avesse un’atmosfera ricca di anidride carbonica che, reagendo con l’acqua, formava depositi di minerali carbonatici negli strati rocciosi. Finora però non erano state trovate quantità significative di siderite, forse perché era nascosta da altri minerali e invisibile agli strumenti orbitali. Diversi altri campioni potrebbero contenere parte del carbonio che, estratto dall’atmosfera, veniva intrappolato nei minerali sulla superficie. La perdita progressiva di anidride carbonica dall’atmosfera avrebbe contribuito a trasformare Marte in un pianeta freddo e desertico, incapace di ospitare la vita. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1611 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati