Una volta durante una festa una donna disse che poteva capire tutto di una mia amica guardandole la lingua. La mia amica aprì diligentemente la bocca e dopo un attento esame la donna dichiarò che doveva riprendere il controllo della sua vita. Forse sarebbe stato più impressionante trovare qualcuno che non considerasse valido un consiglio del genere.
L’idea che le nostre lingue custodiscano indizi sul nostro benessere ha attraversato i millenni e i continenti, spiega YanFang Ren, professore dell’istituto Eastman per la salute orale dell’università di Rochester, negli Stati Uniti. Nella medicina tradizionale cinese, per esempio, le sezioni della lingua sono associate ai diversi organi del corpo. “La lingua è importante per molte delle nostre funzioni vitali”, spiega Ren. Ci aiuta a ingoiare, respirare, parlare e a fare pose divertenti nelle foto. Ma può essere considerata un indicatore dello stato di salute?
Le lingue sono come fiocchi di neve: sono umide, e non ce ne sono due uguali. “Non esiste un aspetto standard della lingua”, dice Frank Scannapieco, professore di biologia orale all’università di Buffalo. In generale, il colore della lingua va dal rosa pallido al rosso scuro, con un leggero strato biancastro di cheratina nella parte superiore. Le piccole protuberanze in superficie si chiamano papille che, tra le altre cose, percepiscono i sapori.
Per avere un’idea delle condizioni della propria lingua, Scannapieco raccomanda di guardarla spesso allo specchio “per rendersi conto di come appare giorno dopo giorno”. Se si notano variazioni significative, è il caso di consultare un dentista o un medico. “L’aspetto della lingua può dire molto sulla salute”, afferma Jiwon Lim, dentista e ricercatrice presso il National institutes of health clinical center. “Ci può avvisare quando il corpo non sta funzionando come dovrebbe”. Non tutti i suoi cambiamenti devono allarmarci. L’aspetto della lingua varia anche in base a quello che si mangia e si beve. Una bibita energetica colorata di blu, per esempio, lascia un residuo blu acceso sulla lingua, ma non c’è motivo di preoccuparsi. Anche caffè, tè e certi cibi come bacche, barbabietole e caramelle possono influire sul colore della lingua, ma solo temporaneamente.
Colori e macchie
Colorazioni anomale possono dipendere anche da certi medicinali, spiega Scannapieco: “Una lingua nera o bluastra potrebbe essere dovuta agli antibiotici”. In caso di dubbi è opportuno chiedere al medico se potrebbe essere un effetto collaterale dei farmaci assunti. Tuttavia certi cambiamenti potrebbero indicare problemi di salute. Alcuni non hanno conseguenze e possono risolversi da soli, altri richiedono cure e trattamenti di medici o dentisti.
“Negli Stati Uniti solo il 40 per cento della popolazione va dal dentista regolarmente”, dice Ren. “È un problema perché la maggior parte delle persone non riceve una valutazione medica dello stato di salute di lingua e bocca. Ecco alcune anomalie nell’aspetto della lingua da tenere sotto controllo.
Colore rosso acceso: una lingua rosso acceso, chiamata anche “lingua a fragola” se accompagnata da puntini in rilievo, potrebbe segnalare problemi come allergie, malattia di Kawasaki, sindrome da shock tossico, scarlattina e mancanza di vitamina B12.
Macchie bianche: in base al loro aspetto, potrebbero segnalare problematiche diverse. Quelle bianco latte che risultano dolorose al tatto potrebbero essere un segno di mughetto orale, afferma Scannapieco. È un tipo di infezione da lievito più comune nei neonati, nei bambini, nelle persone con più di 65 anni e in quelle con un sistema immunitario indebolito. Viene trattata con farmaci antimicotici. Se le macchie bianche sono spesse e non possono essere rimosse, potrebbero essere un sintomo di leucoplachia, che a volte è considerata una condizione precancerosa, spiega Ren.
Colore giallastro: “Se sulla lingua appare una patina di colore giallo-verde potrebbe essere dovuta a una scarsa igiene orale”, dice Lim. Questo colore è più comune nei fumatori, aggiunge.
Macchie rosse con bordo bianco in rilievo: è una condizione nota anche come “lingua a carta geografica” perché le macchie tendono a spostarsi apparendo in aree diverse da un giorno all’altro. È abbastanza comune: Ren stima che un 30 per cento della popolazione prima o poi ne faccia esperienza. È anche indolore, incurabile e benigna. “Non sappiamo a cosa sia dovuta”, dice Lim. Parte della letteratura scientifica la considera una malattia autoimmune e in alcuni pazienti è associata a elevati livelli di stress.
Piccole piaghe: se compaiono sulla lingua o sui tessuti molli della bocca sono probabilmente afte. Secondo la clinica statunitense Mayo possono essere causate da micro traumi (come mordersi accidentalmente la lingua o feririsi con un apparecchio ortodontico), stress, cambiamenti ormonali, alcune allergie o sensibilità alimentari. Ma possono anche segnalare alcune condizioni autoimmuni come la malattia di Crohn o la celiachia.
Colore nero: la lingua può apparire nera o marrone scuro se le papille non si rinnovano regolarmente e crescono più del solito, intrappolando batteri e residui di cibo nella bocca. Questo può causare una condizione chiamata “lingua nera villosa”. È più comune nei pazienti immunocompromessi, spiega Lim. Per esempio i pazienti con hiv e linfociti cd4 bassi potrebbero non avere un organismo in grado di combattere batteri o funghi comuni, che quindi si accumulano nella bocca.
Tecniche di pulizia
“Purtroppo spesso trascuriamo la lingua”, dice Scannapieco, anche se non serve molto per tenerla pulita. Una buona igiene orale di solito è sufficiente, dice Lim. Secondo le raccomandazioni dell’American dentist association, bisognerebbe lavare i denti con un dentifricio al fluoro per almeno due minuti, due volte al giorno.
Si può usare un raschietto (di gomma o lo stesso spazzolino), ma senza esagerare. “Se la strofiniamo con troppa forza, può diventare molto rossa o bianca perché le papille si dilatano”, dice Lim. Se si sceglie comunque di usare un raschietto bisogna leggere le istruzioni e non esercitare troppa pressione. È un modo per tenere sotto controllo la nostra vita, o perlomeno la nostra bocca. ◆ nv
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Questo articolo è uscito sul numero 1584 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati