Dopo la grande depressione e la seconda guerra mondiale, i paesi occidentali hanno riscritto il rapporto tra stato e cittadini. Secondo l’Economist, qualcosa di simile potrebbe succedere dopo la pandemia, che ha costretto i governi a infrangere le regole sulla spesa pubblica. Gli Stati Uniti hanno lanciato un programma di stimolo da 1.900 miliardi di dollari, mentre il Regno Unito ha prolungato fino a settembre i sussidi per i lavoratori in difficoltà anche se il debito pubblico è ai livelli più alti dal 1945. “Queste politiche presentano dei rischi”, osserva il settimanale britannico. “I governi potrebbero portare all’estremo l’equilibrio delle loro finanze, distorcere la finalità degli incentivi e creare società eccessivamente rigide. Ma allo stesso tempo hanno anche l’opportunità di costruire un nuovo welfare che costi meno e aiuti i lavoratori in un’economia che sta affrontando i cambiamenti radicali imposti dalle innovazioni tecnologiche. Ed è un’opportunità che dovrebbero sfruttare”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1400 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati