Dal 24 al 26 novembre in Belgio sono previsti tre giorni di sciopero nazionale contro le misure di austerità intraprese dal governo guidato da Bart De Wever, impegnato a risanare le finanze pubbliche.
Lo sciopero si svolgerà in tre fasi. Il 24 novembre riguarderà i trasporti pubblici e le ferrovie. La Société nationale des chemins de fer belges (Sncb), l’azienda pubblica che gestisce il trasporto ferroviario, ha previsto una circolazione limitata a un treno su due o uno su tre a seconda delle linee. Sono stati cancellati anche vari collegamenti Eurostar tra Bruxelles e Parigi.
Il 25 novembre lo sciopero riguarderà tutti i servizi pubblici, tra cui scuole, amministrazioni e ospedali, mentre il 26 è prevista un’agitazione interprofessionale.
Intanto, nella notte tra il 23 e il 24 novembre i partiti che compongono la coalizione di governo hanno raggiunto un accordo su un piano pluriennale di risparmi di bilancio.
Oltre a ulteriori tagli alla spesa pubblica, sono previste nuove entrate, in particolare il raddoppio dell’imposta sui conti titoli e l’aumento dell’iva su alcuni prodotti.
“Bisogna fare qualche sacrificio oggi per raccogliere i frutti domani”, ha affermato De Wever sul social network X, salutando l’accordo raggiunto dai cinque partiti della coalizione.
Lo sciopero avrà conseguenze anche sul traffico aereo. Il 26 novembre non ci saranno voli commerciali in partenza dagli aeroporti di Bruxelles-National e Charleroi. Le aziende che gestiscono i due aeroporti prevedono infatti un’alta percentuale di adesioni tra gli addetti ai controlli di sicurezza.
Braccio di ferro
L’agitazione è stata indetta dai tre principali sindacati belgi, impegnati in un braccio di ferro con il governo di centrodestra per “evitare lo smantellamento dello stato sociale”.
In carica da febbraio, De Wever, un conservatore fiammingo, ha messo in agenda una serie di riforme strutturali senza precedenti sul mercato del lavoro e sulle pensioni.
Ma quasi dieci mesi dopo il risultato più importante è stato la limitazione a due anni dei sussidi di disoccupazione, approvata dal parlamento in estate, mentre altre riforme stanno incontrando ostacoli.
Il Belgio ha uno dei livelli d’indebitamento più alti dell’eurozona, insieme a Grecia, Italia e Francia, una situazione che De Wever ha più volte definito “un disastro”.