Il 4 novembre New York eleggerà il suo nuovo sindaco e il favorito nei sondaggi è Zohran Mamdani, musulmano di origine indiana di 34 anni, esponente dell’ala sinistra del Partito democratico e grande avversario di Donald Trump.

Il 3 novembre il presidente statunitense ha invitato gli elettori newyorchesi a votare per il principale avversario di Mamdani, l’ex governatore dello stato di New York Andrew Cuomo.

“Che Cuomo vi piaccia o no, non avete davvero scelta. Dovete votare per lui e sperare che faccia un lavoro fantastico. Lui è in grado di farlo, Mamdani no!”, ha dichiarato sul suo social network Truth Social.

“Se il candidato comunista Zohran Mamdani diventerà sindaco di New York, è molto improbabile che io possa garantire finanziamenti federali che vadano oltre il minimo indispensabile”, ha avvertito.

I seggi apriranno alle 6 e chiuderanno alle 21.

Gli ultimi sondaggi danno Mamdani in netto vantaggio su Cuomo, che si è candidato come indipendente dopo essere stato sconfitto alle primarie del Partito democratico.

Il terzo candidato, il repubblicano Curtis Sliwa, ha ostinatamente respinto gli inviti a farsi da parte per favorire Cuomo, le cui posizioni sul sostegno alle imprese e sulla sicurezza sono vicine alle sue.

Il vincitore s’insedierà il 1 gennaio diventando il 111esimo sindaco di New York.

Il programma di Mamdani prevede il blocco dei prezzi degli affitti, servizi per l’infanzia per tutti e trasporti pubblici gratuiti.

In un momento in cui Trump ha schierato la guardia nazionale in varie città amministrate dal Partito democratico (Portland, Chicago, Washington, Memphis e Los Angeles), Mamdani ha promesso di opporsi con forza alle sue politiche antimmigrazione e alla sua “guerra giudiziaria contro i nemici politici”.

Anche Elon Musk ha invitato il 3 novembre gli elettori, sul social network X, a votare per Cuomo, piuttosto che per “Mumdumi o come diavolo si chiama”.

Mamdani non può contare su un sostegno unanime neanche all’interno del Partito democratico. Per esempio, il leader della minoranza democratica al senato Chuck Schumer, newyorchese, ha evitato di sostenerlo pubblicamente.

Il 4 novembre si voterà anche per eleggere i governatori degli stati del New Jersey e della Virginia.

All’altra estremità del paese, gli elettori della California saranno chiamati a esprimersi su una ridefinizione della mappa elettorale dello stato che favorirebbe il Partito democratico, in risposta a un’iniziativa simile dei repubblicani in Texas.