Zohran Mamdani a Manhattan, New York, 29 settembre 2025. (Victor J. Blue, Bloomberg/Getty Images)

“Per troppo tempo abbiamo cercato di non perdere. Ora è tempo di vincere”.

Zohran Mamdani ha 34 anni, è nato in Uganda, vive negli Stati Uniti da quando era bambino, è musulmano, si definisce socialista, e tranne grandi sorprese sarà il prossimo sindaco di New York.

Ha un vantaggio di 15 punti sul suo principale avversario, Andrew Cuomo, un candidato che ha la “piacevolezza di un ingorgo stradale”, per usare le parole di David Remnick, il direttore del New Yorker.

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Se dovesse vincere il 4 novembre, giorno delle elezioni, Mamdani potrebbe trovarsi a guidare una città di quasi nove milioni di abitanti e gestire un bilancio da 115 miliardi di dollari, il tutto con Donald Trump che minaccia, lui e la città, di ritorsioni.

Ci sono due aspetti interessanti della campagna di Mamdani, che ha vinto le primarie del Partito democratico a furor di popolo nonostante l’opposizione dei dirigenti.

Il primo è che la sua macchina elettorale è stata formidabile. Mamdani ha imparato da altri comunicatori efficaci, in particolare Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, come usare i media digitali. Ha puntato sui video e ne ha fatti molti, anche in spagnolo e in hindi, tutti perfetti, informativi e convincenti.

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L’altro aspetto è politico. Perché le sue eccezionali capacità comunicative sono state messe al servizio di un programma davvero di sinistra, semplice e chiaro, che punta sul miglioramento delle condizioni di vita delle fasce più deboli della popolazione, con tre proposte radicali: blocco dei prezzi degli affitti calmierati, servizi per l’infanzia per tutti, trasporti pubblici gratuiti.

Come ha scritto Liza Featherstone su Jacobin, se Mamdani vincerà, la sua personalità, il suo programma e la sua macchina elettorale avranno giocato un ruolo ancora più importante dei video. Per governare bene tutto questo non gli basterà. Ma la sua strategia è qualcosa che a sinistra tutti dovrebbero studiare. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1637 di Internazionale, a pagina 7. Compra questo numero | Abbonati