Il 30 ottobre l’esercito israeliano ha condotto un’incursione mortale in un villaggio nel sud del Libano, uccidendo un impiegato comunale, un atto
condannato dal presidente Joseph Aoun, che ha invitato le forze armate libanesi a opporsi a qualunque nuova operazione.

Secondo Israele, l’esercito ha aperto il fuoco contro una “persona sospetta” durante un’operazione contro il gruppo filoiraniano Hezbollah, aggiungendo però che è stata aperta un’inchiesta.

In base all’accordo di tregua che nel novembre 2024 ha messo fine al conflitto tra Israele e Hezbollah, l’esercito israeliano si è ritirato dal sud del Libano, continuando però a occupare cinque posizioni strategiche e a condurre attacchi in territorio libanese.

Un fotografo dell’Afp ha riferito di aver visto i segni dei proiettili sulla sede del municipio di Blida, un villaggio che era stato quasi interamente distrutto durante l’ultimo conflitto.

Nella stanza in cui l’impiegato comunale stava dormendo, il pavimento, il materasso e le coperte erano macchiati di sangue, mentre gli occhiali, i documenti e le sigarette della vittima erano lì vicino.

L’uomo, Ibrahim Salamé, stava dormendo nell’edificio perché aveva un turno di guardia, ha dichiarato all’Afp Hassan Hijazi, il presidente del comune.

“Abbiamo sentito i soldati israeliani gridare qualcosa e poi degli spari”, ha raccontato Hicham Abdel Latif Hassan, nipote della vittima.

“All’alba, quando i soldati si sono ritirati, l’abbiamo trovato morto”, ha aggiunto.

L’agenzia di stampa libanese Ani ha denunciato un’incursione “senza precedenti”, accusando Israele di aver assassinato Salamé.

Il presidente Aoun ha chiesto all’esercito libanese di “opporsi a qualunque nuova incursione israeliana per difendere la sovranità del Libano e la sicurezza dei cittadini”.

Il primo ministro libanese Nawaf Salam ha denunciato sul social network X “una grave aggressione contro le istituzioni dello stato”.

La mattina del 30 ottobre, inoltre, l’aviazione israeliana ha condotto degli attacchi contro due villaggi nel sud del Libano, relativamente lontani dal confine, Jarmaq e Mahmudiya.

Secondo le Nazioni Unite, dall’entrata in vigore della tregua almeno 111 civili sono stati uccisi in Libano dalle forze armate israeliane.

Gli attacchi israeliani arrivano in un momento in cui gli Stati Uniti stanno esercitando forti pressioni sul governo libanese affinché proceda a disarmare Hezbollah, uscito indebolito dal conflitto.