Il 23 ottobre un tribunale di Parigi ha condannato la compagnia petrolifera francese TotalEnergies per pratiche commerciali ingannevoli riguardo all’impegno a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, una pratica nota come greenwashing (ambientalismo di facciata).

“È la prima sentenza al mondo di questo tipo contro un grande gruppo del petrolio o del gas”, ha affermato l’ong ClientEarth, che ha fornito aiuto giuridico alle associazioni che avevano presentato la denuncia.

Il tribunale ha stabilito che la TotalEnergies ha fatto affermazioni di carattere ambientale ingannevoli e “suscettibili ad alterare il comportamento dei consumatori”, facendogli credere che l’azienda potesse raggiungere la neutralità carbonica nel 2050 aumentando al tempo stesso la produzione di petrolio e gas.

Il tribunale ha invece dato ragione alla TotalEnergies sul gas naturale e sugli agrocarburanti.

La denuncia era stata presentata nel 2022 dalle ong Greenpeace, Amici della Terra e Notre affaire à tous.

Le tre ong hanno accolto con favore “un importante precedente giuridico contro la disinformazione climatica promossa dalle grandi compagnie petrolifere”.

I tribunali e le autorità di regolamentazione europei avevano già condannato per greenwashing le compagnie aeree Klm nel 2024 e Lufthansa a marzo, nonché aziende di altri settori, ma mai di quello petrolifero.

La campagna pubblicitaria del 2021

Il caso riguardava una campagna pubblicitaria lanciata dalla TotalEnergies nel maggio 2021, quando la Total aveva appena cambiato nome per sottolineare la sua ambizione di “sviluppare tutte le fonti di energia”, comprese le rinnovabili.

In base alla sentenza, la TotalEnergies dovrà pubblicare entro un mese, e per 180 giorni, il testo della sentenza sulla homepage del sito www.totalenergies.fr.