Il 2 ottobre Israele ha annunciato che gli attivisti a bordo delle imbarcazioni della Global sumud flotilla, dirette nella Striscia di Gaza con un carico di aiuti umanitari, saranno espulsi verso l’Europa.
La missione, composta da 45 barche, a bordo delle quali ci sono centinaia di politici e attivisti provenienti da più di quaranta paesi, tra cui l’ambientalista svedese Greta Thunberg, era partita dalla Spagna a settembre con l’obiettivo di rompere il blocco israeliano del territorio palestinese in guerra, dove secondo le Nazioni Unite è in corso una carestia.
La sera del 1 ottobre la marina israeliana aveva cominciato a intercettare le imbarcazioni dopo aver avvertito gli equipaggi che stavano entrando in acque di cui Israele rivendica il controllo.
Al momento più di 30 delle 45 barche sono state intercettate, secondo il sistema di sorveglianza della Global sumud flotilla.
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La Global sumud flotilla (sumud in arabo significa “resilienza”), che si definisce un’organizzazione indipendente “non affiliata ad alcun governo o partito politico”, ha denunciato “un attacco illegale in acque internazionali”.
“Gli attivisti della Hamas-Sumud stanno navigando in sicurezza a bordo delle loro imbarcazioni verso Israele, dove cominceranno le procedure di espulsione verso l’Europa”, ha affermato il ministero degli esteri israeliano in un comunicato.
“La nostra missione continua”, ha dichiarato invece Saif Abukeshek, portavoce della Global sumud flotilla, in un video pubblicato su Instagram. “Faremo tutto il possibile per rompere il blocco israeliano”.
Il gruppo palestinese Hamas ha denunciato un “atto criminale di pirateria”.
La Turchia ha accusato Israele di aver commesso “un atto terroristico”, mentre il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato l’espulsione della delegazione diplomatica israeliana dal paese.
La Francia ha invitato Israele a “garantire la sicurezza degli attivisti”, mentre in Italia la sera del 1 ottobre centinaia di persone avevano partecipato a manifestazioni di protesta a Roma e Napoli.
L’eurodeputata francopalestinese Rima Hassan, a bordo di una delle imbarcazioni, ha accusato Israele di “voler arrestare illegalmente centinaia di persone”.
L’Italia e la Spagna avevano inviato delle navi militari per scortare la Global sumud flotilla dopo una serie di attacchi con i droni, denunciati dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea. Le navi si erano però fermate prima di entrare in acque rivendicate da Israele.
Il 2 ottobre, tuttavia, il governo spagnolo ha convocato l’incaricato d’affari dell’ambasciata israeliana a Madrid. “Gli attivisti stanno partecipando a una missione con scopi esclusivamente umanitari”, ha dichiarato il ministro degli esteri José Manuel Albares.