Le ondate di caldo hanno contribuito alla morte di circa 63mila persone in Europa nell’estate 2024, secondo uno studio annuale di riferimento pubblicato il 22 settembre.

“Secondo le nostre stime, nel 2024 ci sono stati 62.775 decessi legati al caldo, molti di più rispetto al 2023 ma leggermente di meno rispetto al 2022”, afferma lo studio pubblicato su Nature Medicine e condotto dai ricercatori dell’Istituto di salute globale di Barcellona.

L’Europa è considerata il continente che si sta scaldando più velocemente a causa del cambiamento climatico.

L’estate 2024 è stata la più calda mai registrata nel continente, mentre il precedente record risaliva al 2022, con una relativa tregua nel 2023.

I pericoli per l’organismo legati al caldo sono molteplici e non si limitano alla disidratazione e agli episodi di ipertermia (i cosiddetti colpi di calore). Le alte temperature possono infatti aggravare patologie cardiache, respiratorie, legate al diabete, psichiatriche e di altro tipo.

Secondo i ricercatori, la stima più realistica per l’estate 2024 è di 62.775 decessi, contro i 50.798 del 2023 e i 67.873 del 2022.

Tuttavia, nonostante la loro apparente precisione, “bisogna sempre ricordare che si tratta di stime e non di dati certi”, ha dichiarato all’Afp Tomás Janos, l’autore principale dello studio.

Tenendo conto delle possibili variabili, il dato reale dovrebbe essere compreso tra i 35mila e gli 85mila decessi.

I ricercatori sottolineano quindi che le ondate di caldo causano ogni anno la morte di decine di migliaia di persone in Europa e costituiscono una sfida importante per la salute pubblica.

I paesi più colpiti nel 2024 sono stati l’Italia, con un numero di decessi compreso tra 13.858 e 23.506, e la Spagna (tra 4.655 e 8.513). Tuttavia, in termini relativi, considerando la popolazione dei vari paesi, la mortalità è stata più alta in Grecia e in Bulgaria.