“Bisogna fare giustizia, subito!”: il 20 settembre il presidente statunitense Donald Trump ha chiesto al dipartimento della giustizia di perseguire alcuni dei suoi avversari politici, mentre il giorno dopo il Partito democratico ha reagito denunciando “una deriva verso la dittatura”.

In un messaggio pubblicato sul suo social network Truth Social, presumibilmente rivolto alla procuratrice generale Pam Bondi, che guida il dipartimento della giustizia, Trump ha espresso insoddisfazione per i ritardi nell’apertura di procedimenti giudiziari nei confronti del senatore della California Adam Schiff e della procuratrice generale dello stato di New York Letitia James, entrambi membri del Partito democratico.

Il 21 settembre il leader della minoranza democratica al senato, Chuck Schumer, ha denunciato “una deriva verso la dittatura”.

“Trump vuole trasformare il dipartimento della giustizia in uno strumento per colpire i suoi nemici, che siano colpevoli o meno, e posso assicurarvi che la stragrande maggioranza di loro non lo è affatto”, ha dichiarato in un’intervista alla Cnn.

“Queste sono cose che fanno i dittatori. È molto preoccupante e distruttivo per la nostra repubblica”, ha aggiunto.

Schiff e James sono stati accusati dal responsabile dell’Agenzia federale per il finanziamento degli alloggi (Fhfa), Bill Pulte, un fedelissimo di Trump, di aver falsificato dei documenti relativi a richieste per mutui immobiliari.

“Continuare a tergiversare danneggia la nostra reputazione e la nostra credibilità”, ha dichiarato Trump, sottolineando di aver ricevuto decine di messaggi di cittadini che chiedono di perseguire Schiff e James, ma anche l’ex direttore dell’Fbi James Comey, che il presidente accusa di aver mentito al congresso.

Il 19 settembre il procuratore federale Erik Siebert, che aveva rifiutato di avviare un procedimento contro James per mancanza di prove, si era dimesso dopo essere stato contestato da Trump.

“L’ho licenziato (Siebert, ndr), e ora c’è un’altro GRANDE CASO, e molti avvocati ed esperti legali mi hanno detto la stessa cosa”, aveva dichiarato il presidente, riferendosi presumibilmente alle accuse contro James.

Trump aveva poi annunciato la nomina di Lindsey Halligan, una consigliera della Casa Bianca, in sostituzione di Siebert, sottolineando che “Bondi ha bisogno di una persona molto severa al suo fianco per accelerare le cose”.

James aveva condannato Trump a pagare una multa da quasi mezzo miliardo di dollari per frode prima del suo ritorno alla Casa Bianca.

Questa condanna era stata annullata alla fine di agosto da una corte d’appello dello stato di New York, che l’aveva considerata “eccessiva”, ma James aveva fatto sapere di voler impugnare la decisione.

Durante il primo mandato di Trump, Schiff, all’epoca deputato, aveva avuto un ruolo di primo piano in una procedura d’impeachment contro il presidente.