Le autorità statunitensi sono alla ricerca dell’autore dell’omicidio del giovane attivista di destra Charlie Kirk, stretto alleato del presidente Donald Trump, ucciso a colpi di pistola il 10 settembre durante un incontro pubblico nel campus di un’università dello Utah.

Il podcaster, 31 anni, è stato colpito al collo mentre partecipava a un incontro davanti a circa tremila persone sul tema del “comeback” (ritorno sulla scena) degli Stati Uniti.

Trump ha reagito accusando “la sinistra radicale” dell’omicidio di Kirk, definito “un martire della verità e della libertà”.

“Da anni la sinistra radicale paragona persone straordinarie come Charlie ai nazisti e ai peggiori criminali del mondo. Questo tipo di retorica è direttamente responsabile del terrorismo che vediamo oggi nel nostro paese, e deve cessare immediatamente”, ha affermato il presidente in un video pubblicato sul suo social network Truth Social.

“La mia amministrazione darà la caccia a tutti quelli che hanno contribuito a questa atrocità e a qualunque altro atto di violenza politica, comprese le organizzazioni che li finanziano e li sostengono”, ha aggiunto.

Trump ha ordinato di mettere le bandiere statunitensi a mezz’asta in omaggio a Kirk, che aveva avuto un ruolo importante nella sua campagna elettorale per le presidenziali.

Da un tetto a cento metri dal palco

Un uomo sospettato di essere l’autore dell’omicidio è stato arrestato e poi rilasciato nel corso della giornata, secondo quanto riferito dal direttore dell’Fbi Kash Patel.

L’attentato è stato ripreso in alcuni video che hanno rapidamente fatto il giro dei social network.

Secondo le autorità statunitensi, l’autore avrebbe aperto il fuoco da un tetto situato a circa cento metri dal palco.

Kirk stava partecipando a un evento all’aperto nel campus della Utah valley university, nell’ovest del paese.

Sostenitore del porto d’armi

“Voglio essere chiaro: questo è un omicidio politico”, ha affermato il governatore repubblicano dello Utah Spencer Cox durante una conferenza stampa.

La candidata democratica alle presidenziali Kamala Harris ha dichiarato che “la violenza politica non ha posto in America”.

Anche l’ex presidente Joe Biden ha chiesto che questo tipo di violenza politica “cessi immediatamente”, come anche altre figure di spicco della sinistra, tra cui Barack Obama, Bernie Sanders e Gavin Newsom.

Originario dei sobborghi di Chicago, cristiano e sostenitore del porto d’armi, Kirk aveva due figli e aveva lasciato gli studi per dedicarsi all’attivismo politico.

Nel 2012 aveva fondato il movimento giovanile di destra Turning point Usa, diventato nel corso degli anni il più influente degli Stati Uniti, con i suoi 6,9 milioni di follower su Instagram e 3,8 milioni su YouTube.