L’aereo su cui viaggiava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha subìto “un’interferenza gps” al suo arrivo in Bulgaria il 31 agosto, ha annunciato il giorno dopo il suo team, denunciando un possibile atto di sabotaggio russo.

“Possiamo confermare che c’è stata un’interferenza gps”, ha dichiarato il 1 settembre Arianna Podestà, una portavoce di Von der Leyen.

“Le autorità bulgare sospettano un coinvolgimento della Russia”, ha aggiunto.

La Commissione ha comunque ricordato che le interferenze gps sono piuttosto frequenti in Europa orientale.

L’aereo è atterrato senza particolari difficoltà a Plovdiv, in Bulgaria, usando sistemi di navigazione alternativi.

Von der Leyen sta visitando, a partire dal 29 agosto, gli stati dell’Unione europea che confinano con la Russia o la Bielorussia, o si trovano vicino a questi due paesi. Uno degli obiettivi del viaggio è esprimere la “piena solidarietà” dell’Ue.

La presidente della Commissione ha visitato la Bulgaria il 31 agosto, dopo le tappe precedenti in Lettonia, Finlandia, Estonia e Polonia.

“Durante l’avvicinamento all’aeroporto di Plovdiv in vista dell’atterraggio il segnale gps è scomparso”, ha affermato il governo bulgaro.

“Per garantire la sicurezza del volo, i servizi di controllo del traffico aereo hanno immediatamente predisposto un sistema alternativo usando mezzi di navigazione terrestri”, ha aggiunto.

Fabbrica di munizioni

In Bulgaria Von der Leyen ha visitato una fabbrica di munizioni destinate all’Ucraina e al rafforzamento della sicurezza europea. Il 1 settembre è poi partita per la Lituania.

Nella notte tra il 27 e il 28 agosto l’edificio della missione dell’Unione europea nella capitale ucraina Kiev era stato danneggiato durante un attacco russo con missili e droni.

La responsabile della diplomazia europea Kaja Kallas aveva reagito convocando l’ambasciatore russo a Bruxelles.