Più di cinquanta persone sono morte nelle ultime ventiquattr’ore a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito il Pakistan, portando il bilancio delle vittime a circa 180 dall’inizio del monsone estivo a fine giugno. Lo hanno annunciato le autorità, esortando i residenti di diverse aree a rischio d’inondazioni a lasciare le loro abitazioni.
Dal 16 luglio piogge torrenziali hanno colpito ininterrottamente alcune zone della provincia del Punjab, la più popolosa della regione orientale al confine con l’India, causando inondazioni improvvise e il crollo di case.
“Nelle ultime ventiquattr’ore, 54 persone sono morte e 227 sono rimaste ferite in tutto il Pakistan, con la provincia del Punjab che ha registrato il maggior numero di vittime”, ha dichiarato l’autorità per la gestione dei disastri, aggiungendo che il bilancio delle vittime era stato registrato alle 8 del 17 luglio.
In totale, secondo l’autorità federale, circa 180 persone, tra cui settanta bambini, sono morte e cinquecento sono rimaste ferite dall’inizio del monsone estivo a fine giugno. La maggior parte delle vittime è morta a causa del crollo di tetti o muri.
Dopo l’esondazione di un fiume nella città di Rawalpindi, a circa 20 chilometri dalla capitale Islamabad, ai residenti è stato ordinato di sfollare le loro case e “i soccorritori sono pronti a intervenire”, ha dichiarato all’Afp una portavoce dell’Autorità per la gestione dei disastri.
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Le autorità cittadine hanno inoltre proclamato un giorno festivo per incoraggiare i residenti a rimanere in casa. “I residenti nelle zone ad alto rischio dovrebbero preparare dei kit di sopravvivenza con cibo, acqua e medicine per tre-cinque giorni”, hanno affermato.
Il Servizio meteorologico nazionale avverte che il rischio di forti piogge e quindi di possibili inondazioni improvvise rimane elevato nelle prossime 48 ore. Il Pakistan è uno dei paesi al mondo più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici e i suoi 255 milioni di abitanti stanno subendo eventi meteorologici estremi con frequenza crescente.
A maggio, trentadue persone sono morte e oltre centocinquanta sono rimaste ferite in violente tempeste in Pakistan, che questa primavera ha subito diversi eventi meteorologici estremi, tra cui grandinate senza precedenti.
Il monsone estivo porta con sé dal 70 all’80 per cento delle precipitazioni annuali dell’Asia meridionale tra giugno e settembre ed è vitale per il sostentamento di milioni di agricoltori in una regione di circa due miliardi di persone.
Il Pakistan sta ancora lottando per riprendersi dalle devastanti alluvioni del 2022, che hanno colpito quasi un terzo del paese e oltre 33 milioni di persone. Circa 1.700 persone hanno perso la vita e gran parte dei raccolti è andata perduta.