Il 23 giugno il team di ricerca dell’osservatorio spaziale Vera Rubin, in Cile, ha pubblicato le sue prime immagini, rivelando panorami mozzafiato di galassie lontane e regioni di formazione stellare.
Il telescopio gigante, finanziato dalla National science foundation e dal dipartimento dell’energia degli Stati Uniti, si trova in Cile, luogo ideale per l’osservazione spaziale grazie alla scarsa copertura nuvolosa e al clima secco.
Dopo più di vent’anni di lavori, l’osservatorio ha pubblicato le sue prime immagini, tra cui una della Nebulosa Trifida e della Nebulosa Laguna, che si trovano a migliaia di anni luce dalla Terra. Quest’immagine è il risultato di 678 scatti effettuati nell’arco di sette ore.
Il telescopio è in grado di mostrare le regioni di formazione stellare della Via Lattea, la nostra galassia, con un dettaglio senza precedenti, rivelando caratteristiche mai osservate prima.
Un’altra immagine mostra l’Ammasso della Vergine, il più ricco ammasso di galassie tra quelli più vicini alla Terra.
Dotato di un telescopio di 8,4 metri e della più grande fotocamera astronomica mai costruita, l’osservatorio è supportato da un potente sistema di elaborazione dati.
Nei prossimi mesi il team di ricerca lancerà il progetto Legacy survey of space and time (Lsst), che nei prossimi dieci anni scruterà il cielo tutte le notti, catturando i più piccoli cambiamenti con una precisione senza precedenti.
L’osservatorio prende il nome dall’astronoma statunitense Vera Rubin, che è stata la prima a confermare l’esistenza della materia oscura, un’ipotetica componente di materia che agisce come un collante delle galassie, impedendo alle stelle di esserne espulse.
L’energia oscura è invece una forza misteriosa responsabile dell’espansione dell’universo. Secondo le stime, energia oscura e materia oscura costituiscono insieme il 95 per cento dell’universo.
Monitoraggio degli asteroidi
Il nuovo osservatorio è considerato anche uno degli strumenti più potenti a disposizione dell’umanità per il monitoraggio degli asteroidi.
In appena dieci ore ha scoperto 2.104 nuovi asteroidi nel nostro sistema solare, sette dei quali vicini alla Terra ma non pericolosi. Tutti gli altri osservatori insieme, sulla Terra e nello spazio, scoprono circa ventimila asteroidi all’anno.