Il gruppo Stato islamico (Is) ha rivendicato la responsabilità del suo primo attacco dalla caduta del presidente Bashar al Assad contro le forze del nuovo governo siriano, secondo quanto riportato da un’ong e dal gruppo di intelligence Site.
Secondo Site, un’organizzazione specializzata nel monitoraggio dei siti web islamisti, questo è il primo attacco rivendicato dallo Stato islamico contro il nuovo governo siriano.
In una dichiarazione riportata da Site, il gruppo dello Stato islamico ha affermato di aver fatto esplodere un “ordigno esplosivo” contro un veicolo delle forze armate siriane nella provincia meridionale di Suwayda.
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdu) ha dichiarato che un uomo è stato ucciso e tre soldati della settantesima divisione dell’esercito siriano sono rimasti feriti, quando la loro pattuglia è stata colpita da una mina fatta detonare a distanza.
L’uomo ucciso stava accompagnando le forze governative siriane nella zona desertica, secondo l’ong. Il gruppo jihadista, che era riuscito a controllare una vasta area in Siria e Iraq, è stato sconfitto in Siria nel 2019 dalle forze curde con il supporto di una coalizione internazionale.
Tuttavia, mantiene delle cellule che continuano ad attaccare le forze guidate dai curdi nel nordest della Siria. Il 26 maggio le autorità siriane hanno annunciato di aver smantellato una cellula dell’Is armata che si stava preparando a compiere attacchi in una regione vicino a Damasco.
Circa dieci giorni prima, le forze di sicurezza avevano dichiarato di aver arrestato diversi miliziani di una cellula dell’Is ad Aleppo, la seconda città più grande del paese. Un soldato delle forze di sicurezza e tre jihadisti sono stati uccisi nell’operazione.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha incontrato il presidente ad interim siriano Ahmed al Sharaa il 14 maggio in Arabia Saudita, lo ha invitato ad “aiutare gli Stati Uniti a prevenire una recrudescenza dello Stato islamico”.