L’azienda ferroviaria South Western Railway, che opera nel sudovest dell’Inghilterra, è diventata il 25 maggio la prima a tornare sotto il controllo pubblico nell’ambito di una campagna di rinazionalizzazione delle ferrovie promossa dal governo laburista britannico.
Tutte le aziende ferroviarie britanniche saranno rinazionalizzate entro la fine del 2027. La riforma era stata annunciata dopo il ritorno al potere dei laburisti a luglio, dopo quattordici anni di governo conservatore.
“La South Western Railway è ora di proprietà dello stato, ed è solo l’inizio”, ha affermato sul social network X il primo ministro Keir Starmer. “Tutto questo si tradurrà in un servizio migliore, una biglietteria più semplice e treni più confortevoli”.
La privatizzazione del settore ferroviario era stata attuata alla metà degli anni novanta dal primo ministro conservatore John Major, in linea con le politiche liberiste promosse da Margaret Thatcher negli anni ottanta.
Nonostante l’impegno a garantire un servizio migliore, con maggiori investimenti e minori spese per lo stato, il nuovo sistema non aveva funzionato.
Nel 2000 il deragliamento di un treno dovuto all’usura dei binari aveva causato quattro morti e sconvolto l’opinione pubblica.
Oggi i passegeri lamentano cancellazioni, ritardi e prezzi eccessivi. Secondo i dati ufficiali, quest’anno nel Regno Unito è stato cancellato il 4 per cento dei treni.
“Inefficienze e ritardi”
“Oggi comincia una nuova era per le ferrovie britanniche”, ha dichiarato la mattina del 25 maggio la ministra dei trasporti Heidi Alexander, salendo sul primo treno in partenza dalla stazione londinese di Waterloo.
“Ci lasciamo alle spalle trent’anni d’inefficienze e ritardi”, ha aggiunto.
La rete ferroviaria era già tornata pubblica, gestita dall’azienda Network Rail.
Anche quattro aziende ferroviarie private su quattordici erano tornate sotto il controllo pubblico negli ultimi anni a causa della cattiva gestione. Ma l’idea iniziale era di gestirle temporaneamente per poi riaffidarle al settore privato.
Nel novembre scorso il parlamento a maggioranza laburista aveva approvato una legge che prevede la nazionalizzazione di tutte le aziende ferroviarie alla scadenza dei loro contratti (o anche prima in caso di cattiva gestione) per includerle nella Great British Railways.