Il 2 maggio l’Unione europea ha inflitto una multa da 530 milioni di euro al social network cinese TikTok, accusato di non aver protetto adeguatamente i dati personali degli utenti europei.
TikTok, di proprietà dell’azienda cinese ByteDance, è da anni nel mirino dei governi occidentali, che temono un possibile uso dei dati degli utenti a fini di spionaggio o propaganda.
La multa è stata inflitta dall’Autorità irlandese per la protezione dei dati (Dpc), che agisce per conto dell’Unione europea perché la sede europea di TikTok, come per la maggior parte delle grandi aziende tecnologiche, si trova in Irlanda.
Graham Doyle, responsabile della comunicazione della Dpc, ha spiegato che la piattaforma ha violato le norme europee sulla protezione dei dati perché non è riuscita a dimostrare che i dati personali degli europei, accessibili dal suo personale in Cina, godano di un livello di protezione equivalente a quello previsto nell’Unione europea.
“TikTok non ha potuto fornire garanzie contro il potenziale accesso delle autorità cinesi a questi dati attraverso le leggi antiterrorismo e di controspionaggio, che divergono significativamente dagli standard europei, come la piattaforma stessa ha riconosciuto”, ha aggiunto.
L’azienda, che ha annunciato ricorso, avrà sei mesi di tempo per adeguarsi al regolamento generale sulla protezione dei dati (Rgpd). In caso contrario, dovrà sospendere il trasferimento di dati verso la Cina.
I dati europei possono essere trasferiti in paesi terzi solo se considerati sufficientemente sicuri, come il Giappone, il Regno Unito o gli Stati Uniti. In assenza di quest’autorizzazione, spetta all’azienda dimostrare che il livello di protezione è equivalente, cosa che TikTok non è stata in grado di fare.
TikTok ha reagito affermando in un comunicato di non aver mai ricevuto richieste dalle autorità cinesi e di non aver mai fornito loro i dati degli utenti europei.
Ha poi sottolineato l’efficacia del suo programma di protezione dei dati in Europa, Clover, che prevede un investimento di dodici miliardi di euro in dieci anni.
Secondo TikTok, i dati degli europei sono archiviati in Norvegia, Irlanda e Stati Uniti, e “i dipendenti in Cina non hanno accesso a numeri di telefono o indirizzi Ip”.
La Dpc ha però precisato di essere stata informata in aprile da TikTok che i dati europei erano stati archiviati in Cina, prima di essere cancellati.
Nel 2023 l’autorità irlandese aveva inflitto al social network cinese, che ha 1,5 miliardi di utenti nel mondo, una multa da 345 milioni di euro per aver violato le norme europee sul trattamento dei dati dei minorenni.