Il partito di estrema destra Reform Uk, guidato da Nigel Farage, ha vinto un’elezione suppletiva per un seggio alla camera dei comuni nel nordovest dell’Inghilterra, sconfiggendo il Partito laburista al governo, una pesante battuta d’arresto per il primo ministro Keir Starmer.

“È un momento molto, molto importante per il nostro partito”, ha commentato Farage, uno dei principali promotori della Brexit, che aveva basato la campagna elettorale sulla lotta all’immigrazione irregolare.

“Questa vittoria dimostra che siamo la principale forza d’opposizione al governo laburista”, ha aggiunto.

L’elezione suppletiva, che ha confermato l’ascesa di Reform Uk, si è tenuta nella circoscrizione di Runcorn e Helsby. La formazione di estrema destra dispone ora di cinque seggi alla camera dei comuni.

La candidata di Reform Uk Sarah Pochin ha vinto con un margine di appena sei voti sulla laburista Karen Shore.

Nelle elezioni legislative del luglio scorso il Partito laburista aveva vinto a Runcorn e Helsby con il 53 per cento dei voti, mentre Reform Uk aveva ottenuto il 18 per cento.

L’elezione suppletiva era stata indetta dopo le dimissioni del deputato laburista Mike Amesbury, condannato a una pena detentiva con la condizionale per aver picchiato un uomo durante una lite notturna.

Starmer ha definito la sconfitta “molto deludente”.

Oltre all’elezione suppletiva, il 1 maggio in Inghilterra si sono tenute delle elezioni amministrative parziali.

In palio c’erano 1.641 seggi nelle amministrazioni locali, su un totale di circa 17mila in tutta l’Inghilterra, e sei posti di sindaco.

In base ai primi risultati, Reform Uk ha ottenuto decine di seggi e un posto di sindaco.

Le elezioni sono le prime in Inghilterra dalla netta vittoria del Partito laburista nelle legislative del luglio scorso.

Costituiscono un test importante anche per Kemi Badenoch, nuova leader del Partito conservatore.

I sondaggi rilevano una crescente disillusione degli elettori britannici nei confronti di laburisti e conservatori, probabilmente legata alle difficoltà economiche, al declino dei servizi pubblici e ai dati sull’immigrazione irregolare.