Il 10 ottobre ventotto persone sono morte in un attacco israeliano contro una scuola che ospitava degli sfollati nella Striscia di Gaza, mentre l’esercito ha affermato di aver preso di mira un centro di comando del gruppo palestinese Hamas.

Secondo la Mezzaluna rossa palestinese, l’attacco alla scuola Rafidah di Deir al Balah, nel centro della Striscia, ha causato ventotto morti e cinquantaquattro feriti.

L’esercito israeliano ha invece dichiarato di aver condotto un attacco mirato contro “alcuni terroristi che si trovavano in un centro di comando di Hamas”.

Si è trattato dell’ultimo di una lunga serie di attacchi israeliani contro scuole trasformate in centri d’accoglienza per sfollati nella Striscia di Gaza.

Secondo le autorità di Hamas, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato finora la morte di 42.065 persone. L’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre ha invece causato almeno 1.206 vittime in Israele, secondo un conteggio dell’Afp basato sugli ultimi dati israeliani disponibili.

Intanto, il 10 ottobre l’Unifil, la forza di pace delle Nazioni Unite in Libano, ha affermato che due caschi blu sono stati feriti da “un colpo sparato da un carro armato israeliano” contro il suo quartier generale nel sud del paese.

L’8 ottobre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva minacciato la popolazione libanese di devastazioni paragonabili a quelle della Striscia di Gaza se non si libererà di Hezbollah, mentre Israele ha intensificato la sua offensiva di terra nel sud del Libano.

Gli Stati Uniti avevano reagito mettendo in guardia Israele da qualunque offensiva in Libano che somigli a quella in corso da un anno a Gaza.

Infine, il 9 ottobre il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha promesso che la risposta all’attaco missilistico iraniano del 1 ottobre sarà “letale, precisa e sorprendente”.