Il 25 giugno Donald Trump ha affermato che il programma nucleare iraniano è stato ritardato di “decenni” grazie agli attacchi statunitensi, mentre Israele ha riconosciuto che è troppo presto per una valutazione. Leggi
Il 24 giugno è entrata in vigore una fragile tregua tra Iran e Israele dopo undici giorni di guerra e i bombardamenti statunitensi senza precedenti contro gli impianti nucleari iraniani. Leggi
Il 23 giugno Israele ha condotto dei massicci bombardamenti contro la capitale iraniana Teheran, prendendo di mira in particolare la prigione di Evin e l’impianto nucleare di Fordo. Leggi
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha affermato di aver raccolto “nuovi elementi che dimostrano un impatto diretto sulla parte sotterranea dell’impianto nucleare iraniano di Natanz” in seguito agli attacchi israeliani. Leggi
L’Iran ha definito una “dichiarazione di guerra” i massicci attacchi israeliani in territorio iraniano, mentre Donald Trump ha minacciato raid “ancora più brutali” se Teheran non firmerà un accordo sul suo programma nucleare. Leggi
Israele ha annunciato sabato di aver effettuato attacchi “precisi e mirati” in Iran in risposta all’attacco del 1 ottobre, prendendo di mira in particolare basi militari. Leggi
Se gli attacchi contro obiettivi iraniani sono opera d’Israele, vuol dire che Tel Aviv non teme d’intensificare la tensione militare con Teheran. E che può contare sul sostegno statunitense Leggi
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