la mia anima è il vento
la mia spina dorsale una croce latina
i passeri mi sdegnano
a nessuno si leva il mio sciatto cappello
solo io fra i sesami
derelitto, nel suolo confitto; morti i vicini
nessuno a farmi visita
solo stormire del tempo e il mio vuoto
la notte appartiene a se stessa
il giorno a tutti
al fuoco non c’è scampo
Selîm Temo è uno scrittore, traduttore e studioso curdo nato a Batman, in Turchia, nel 1972. Per aver difeso i diritti politici del popolo curdo, è stato rimosso dal suo incarico all’università Artuklu di Mardin. Oggi vive a Parigi. Questo testo è tratto dalla raccolta Pûnga li bajêr (“La mentuccia di città”, Dara yay 2021). Traduzione dal curdo di Francesco Marilungo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1531 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati