Storia vera dell’Italia nera di Marilena Umuhoza Delli è un libro che mancava nei nostri scaffali. Non solo è necessario, ma ci aiuta a capire quanto sia urgente riformare il nostro modo di guardare al passato. Per molto tempo la storia, e di conseguenza tutto il resto dalla letteratura all’arte, è stato esaminato con lenti solo eurocentriche e solo di persone bianche. Ma la storia c’insegna che il mondo è fatto di mescolanze. Soprattutto mescolata è l’Italia, lunga come uno stivale, che nella sua millenaria storia è stata attraversata da svariati popoli. L’autrice riprende letteralmente in mano lo stivale e lo srotola, come se fosse un papiro, però lo fa da un lato poco esplorato, quello della presenza nera e africana nella storia della penisola. Facendo questo si lega a studiose importanti come Kate Lowe e Olivette Otele. E pagina dopo pagina scopriamo nomi, storie, facce del passato di cui non avevamo proprio idea o di cui non conoscevamo le origini africane. Così accanto a personaggi famosi, come per esempio l’imperatore Caracalla, originario dell’odierna Libia, o Alessandro de’ Medici figlio di una donna schiavizzata, e duca di Firenze nel rinascimento, ci sono nomi meno conosciuti. Un libro adatto alla ricerca in classe, certo. Ma che spinge la scuola italiana a ripensarsi finalmente plurale. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1584 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati