Ora che è finito, del papato di Francesco appaiono chiaramente due cose: la prima è che ha suscitato l’interesse di un gran numero di persone, ben al di là della comunità dei fedeli cattolici; la seconda è che non è facile classificarlo. Per cercare di capirci qualcosa può essere utile la lettura di questo libro assai particolare, nato dalla proposta fatta direttamente dal Vaticano allo scrittore Javier Cercas, diventato famoso con “romanzi di non fiction” come I soldati di Salamina, di seguire Bergoglio nel suo viaggio in Mongolia del 2023. Spesso nei suoi libri Cercas è partito da una domanda per cercare la risposta attraverso giri sempre più stretti. Qui di domande se ne pone almeno due. La prima (Chi è davvero papa Francesco?) genera una lunga inchiesta su Bergoglio volta a indagarne, senza complessi, ma con una certa fascinazione, le contraddizioni e i lati più sfuggenti, andando a sondare il passato argentino, la vita nella curia, la pastorale e la politica internazionale. La seconda domanda è quella che Cercas, ateo proveniente da una famiglia molto religiosa, decide di rivolgere direttamente al papa quando ha l’occasione di parlarci in aereo, ovvero se sua madre, vecchia, malata e devota, aveva ragione a sperare nella vita eterna. Al di là della risposta, emerge un reportage sincero, pieno di dubbi e di curiosità, con più umanità che mistero. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati