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Declinare la fantascienza di genere steampunk in chiave umoristica e poetica con i personaggi Disney di Topolino, Minni, Pippo e Gambadilegno? È l’intento degli autori di questo volume, il francese Denis-Pierre Filippi e l’italiano Sergio Camboni, ai quali si aggiunge l’importante apporto della colorazione pittorica di Gaspard Yvan e Jessica Bodart. Panini Comics porta in Italia la splendida collana di graphic novel Disney dell’editore francese Glénat, dove da alcuni anni firme importanti del fumetto popolare e d’autore, soprattutto francesi, interpretano a modo loro l’universo Disney. Qui il colore oscura in parte non solo il senso del movimento dato da un segno guizzante, ma anche una certa poesia intesa come espressione di un moto dello spirito, come per esempio, tra gli autori italiani Disney di oggi, sa fare in modo unico Casty. Ma il segno di Camboni resta notevole, come testimoniano anche i tanti bozzetti pubblicati in appendice. Tuttavia, se la prima parte avrebbe bisogno di qualche trovata e dialogo umoristico in più, la capacità di creare doppie pagine che suscitano meraviglia, poesia e contemplazione nel lettore, oltre alle tante sfumature del colore, compensa i limiti. L’asetticità di un mondo senza futuro fiorisce in un racconto da paradiso terrestre sottosopra dove si ritrova l’incanto dell’infanzia. Cosa che il miglior fumetto popolare riesce sempre a fare.

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Questo articolo è uscito sul numero 1414 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati