L’espansione dell’universo non sta accelerando, anzi potrebbe aver già cominciato a rallentare. Uno studio condotto all’università Yonsei di Seoul sembra infatti contraddire la teoria prevalente fin dalla scoperta dell’energia oscura, la misteriosa forza considerata responsabile dell’accelerazione. Quella scoperta si basava sulla misurazione della distanza delle supernove di tipo Ia, la cui luminosità era considerata uniforme. Ma

i ricercatori sudcoreani hanno concluso che questa proprietà può variare con l’età della stella, e che una volta tenuto conto di questo fattore l’accelerazione scompare. I loro calcoli suggeriscono che l’espansione avrebbe cominciato a rallentare circa 1,5 miliardi di anni fa, e che in futuro l’universo potrebbe addirittura contrarsi fino a terminare con un big bang alla rovescia, il cosiddetto “big crunch”. Queste conclusioni, accolte con scetticismo da molti scienziati, saranno messe alla prova con l’entrata in funzione dell’osservatorio Vera C. Rubin, che espanderà notevolmente le conoscenze sulle supernove di tipo Ia. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati