Nell’opera teatrale A porte chiuse, Jean-Paul Sartre ha descritto l’inferno come una stanza senza uscite dove i personaggi sono condannati a tormentarsi per l’eternità. Oggi il presidente francese Emmanuel Macron è bloccato in una versione politica dell’inferno di Sartre, dopo aver incautamente sciolto l’assemblea nazionale e convocato elezioni che hanno portato a un parlamento spaccato, incapace di creare una maggioranza. Questa situazione scredita l’immagine dei partiti moderati proprio quando il Rassemblement national di Marine Le Pen, di estrema destra, è in vantaggio nei sondaggi.
Macron ha una pesante responsabilità per quello che sta succedendo. La sua alleanza centrista ha perso la maggioranza parlamentare alle elezioni del 2022 ed è stata poi sconfitta alle elezioni anticipate indette dal presidente nel 2024. Eppure lui è andato avanti come se nulla fosse, facendo pressione sui vari primi ministri che si sono alternati al governo per introdurre leggi di bilancio impopolari. È stato irresponsabile perseverare in questa strategia fallimentare mentre i mercati dei titoli di stato prendevano di mira la seconda economia dell’Unione europea. Macron ha più volte chiesto ai politici dei partiti moderati di trovare un compromesso nell’interesse del paese, ma è stato il primo a dimostrarsi incapace di farne. Non ha voluto riconoscere che l’umore dei francesi e la matematica parlamentare non permettono di imporre misure economiche pensate per ridurre il deficit e che colpiscono soprattutto i servizi pubblici e i cittadini meno abbienti.
Per Macron, eletto con la promessa di arginare l’estrema destra, la coda del secondo mandato è diventata un’umiliazione politica. Se all’estero il presidente ha avuto un ruolo apprezzabile nel proporre una risposta europea a una nuova era di instabilità geopolitica, sul fronte interno è diventato impopolare e isolato a causa della sua presunzione e della sua rigidità in campo economico. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati