Gli insegnanti spagnoli si bocciano. Secondo l’indagine “Talis” dell’Ocse, la più importante analisi internazionale sul corpo docente, solo il 68 per cento di quelli che lavorano nelle scuole secondarie pensa di aver avuto una formazione adeguata. Gli spagnoli sono tra i più insoddisfatti tra gli insegnanti dei paesi ricchi, con un livello di soddisfazione di sedici punti sotto la media. Il fatto che una categoria professionale a cui è affidato il sistema formativo sia così dura sulla propria istruzione universitaria dovrebbe spingere i responsabili a rimediare finalmente alle carenze di quei corsi di laurea. Il ministero dell’istruzione e dell’università e la conferenza dei rettori (Crue) dovrebbero mettersi al lavoro per riformare il sistema. Questa settimana il governo di Madrid ha reagito al rapporto dell’Ocse annunciando che prenderà provvedimenti quanto prima.
È desolante che i problemi dell’istruzione in Spagna siano aggravati da contrasti dovuti all’ingerenza di interessi che con la scuola non c’entrano. Il lavoro degli insegnanti è uno dei più indispensabili in una società. In un mondo che attraversa un cambiamento radicale di paradigmi, gli insegnanti rappresentano un bastione di conoscenza e valori per bambini e adolescenti, mai come ora esposti a gravi incertezze.
Spesso senza avere gli strumenti adeguati, i neolaureati devono confrontarsi ogni giorno con le nuove tecnologie (a cominciare dall’intelligenza artificiale), con l’immigrazione che porta culture e lingue, con il potere destabilizzante dei social media e con le necessità speciali di un numero sempre più elevato di alunni provenienti da contesti poveri o con disabilità. E la società scarica sulle loro spalle anche il compito di costruire le basi per l’uguaglianza e la vera meritocrazia, capisaldi dello stato di diritto.
Ogni mattina gli insegnanti si misurano con una responsabilità enorme: preparare una nuova generazione a un futuro che nemmeno i più esperti sono in grado di prevedere. La società e i politici dovrebbero ascoltarli con attenzione. Poche persone influenzano la vita di qualcuno più di una buona maestra. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati