Nei prossimi anni buona parte dell’Unione europea potrebbe cadere nelle mani dell’estrema destra. E questa non sarebbe una buona notizia per l’economia del continente, scrive l’Economist. C’è una minaccia diretta: i partiti di estrema destra non amano il progresso tecnologico, ma preferiscono proteggere i loro elettori con un misto di sussidi pubblici e tagli alla tasse. C’è però anche una minaccia indiretta, prosegue il settimanale britannico: “In alcuni paesi i partiti tradizionali stanno già indietreggiando di fronte all’ondata populista, rinunciando alle riforme più difficili e copiando le sue politiche, una scelta che in realtà rischia solo di rafforzare le prospettive di vittoria dell’estrema destra”. Le economie di molti stati europei hanno già gravi problemi, basta pensare a quello che sta succedendo in Francia. “Ma con l’estrema destra, che difficilmente cambierà atteggiamento una volta al governo”, conclude l’Economist, “l’Unione europea è destinata a una gestione dell’economia ancora peggiore”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1631 di Internazionale, a pagina 101. Compra questo numero | Abbonati