“Andare in bagno non dovrebbe essere una questione di fortuna o di portafoglio, ma di dignità e di tutela della salute pubblica”, scrive il sito maliano Sahel Tribune, commentando un rapporto pubblicato il 26 agosto dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Unicef. Secondo il documento sono stati fatti alcuni progressi nel campo dell’accesso all’acqua potabile e dei servizi igienici, ma 354 milioni di persone in tutto il mondo sono ancora costrette a fare i loro bisogni all’aperto perché non hanno a disposizione bagni adeguati. Dietro questi dati, scrive il sito, “si nascondono minacce gravi, come la contaminazione delle falde e la diffusione delle malattie portate dall’acqua, per esempio la diarrea, che può essere letale per i bambini. Le promesse di sviluppo fatte dalle Nazioni Unite per il 2030 si allontanano inesorabilmente”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1630 di Internazionale, a pagina 29. Compra questo numero | Abbonati