Durante una tempesta infernale una donna (Jordan Cowan) bussa insistentemente alla roulotte del solitario Patrick (Brendan Rock). È fradicia, intirizzita e scalza e Patrick, una specie di eremita solitamente diffidente, la fa entrare. La ragazza non dà una spiegazione plausibile per lo stato in cui si trova. Dice solo di aver bisogno di un telefono, ma Patrick non ce l’ha. Chiede un passaggio, ma la macchina di Patrick fa i capricci. I due cercano un punto d’incontro, ma sono insospettiti e inquietati l’uno dall’altra. Questa piccola produzione, ben concepita e scritta e ottimamente recitata, si rivela un inquietante passo a due ed è la prova che alcune delle opere più originali al momento arrivano dal cinema di genere. Perché You’ll never find me è un horror che vi lascerà con il fiato sospeso ben oltre il finale, dove tutto diventa chiaro.
John Anderson, The Wall Street Journal

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Questo articolo è uscito sul numero 1623 di Internazionale, a pagina 110. Compra questo numero | Abbonati