Il 16 giugno un tribunale maliano ha deciso di mettere sotto controllo pubblico per sei mesi la miniera d’oro di Loulo-Gounkoto, la più produttiva dell’Africa. È l’ultimo sviluppo della battaglia legale tra la giunta militare di Bamako e l’azienda mineraria canadese Barrick Gold, che gestiva la miniera, riguardo a tasse non pagate e contratti non rispettati. Lo stesso giorno, scrive il giornale maliano L’Aube, la giunta di Bamako ha lanciato il progetto per la costruzione, in collaborazione con la Russia, di una grande raffineria d’oro, considerata un passo verso la “sovranità economica”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1619 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati