Il 28 aprile i miliziani huthi hanno annunciato che almeno 68 persone sono morte in un raid statunitense contro un centro di detenzione per migranti africani a Saada, nel nordovest dello Yemen. Dal 15 marzo gli Stati Uniti bombardano quasi quotidianamente le zone dello Yemen controllate dal gruppo sciita, con l’obiettivo di mettere fine agli attacchi dei miliziani contro le navi nel mar Rosso e nel golfo di Aden, cominciati alla fine del 2023, in solidarietà con i palestinesi della Striscia di Gaza. Secondo il New York Times, le forze statunitensi hanno compiuto più di ottocento bombardamenti contro obiettivi huthi. The New Arab ricorda che ogni anno decine di migliaia di migranti africani affrontano la difficile traversata del mar Rosso, dal Corno d’Africa ai paesi ricchi del golfo Persico. “Molti sperano di trovare lavoro come operai o collaboratori domestici in Arabia Saudita e in altri paesi, anche se questo significa passare per lo Yemen devastato dalla guerra”, scrive il giornale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati