Il thriller di Steven Soder-bergh, scritto da David Koepp, ha una trama molto cruda: George Wood-house (Michael Fassbender) e Kathryn St. Jean (Cate Blanchett) sono una coppia sposata di spie britanniche. Quando George viene a sapere che Kathryn potrebbe aver deciso di tradire il suo paese, si mette a indagare. La gran parte del dramma si snocciola attraverso una serie di confronti intimi, conditi con dialoghi ad altissima tensione. E Soderbergh, che ha curato personalmente anche la fotografia e il montaggio del film, si è impegnato a fondo per renderle sequenze quasi d’azione. Il cast di ottimo livello, che comprende anche Regé-Jean Page (Bridgerton) e Marisa Abela (Industry) riesce a dare spessore e specificità a personaggi poco più che abbozzati, ma tra i protagonisti del film c’è anche la tecnologia dello spionaggio: Soderbergh si diverte a svelarne le inquietanti e all’occasione devastanti potenzialità.
Richard Brody, The New Yorker

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Questo articolo è uscito sul numero 1612 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati