Brasília, 21 settembre 2023 (Mateus Bonomi, Anadolu Agency/Getty)

Il 21 settembre la corte suprema del Brasile ha dichiarato incostituzionale la tesi del cosiddetto marco temporal, sostenuta dalla lobby degli agricoltori. Se il progetto fosse passato, le popolazioni native che non potevano dimostrare di vivere nelle loro terre prima del 5 ottobre 1988, quando fu promulgata la costituzione, avrebbero perso il diritto di vederle “demarcate”, cioè mappate e protette, si legge in un comunicato di Survival international. Se la tesi fosse stata accettata, i nativi avrebbero potuto essere espulsi dai loro territori, spiega O Globo. Senza contare che molte popolazioni indigene sono nomadi e altre erano state cacciate dalle terre durante la dittatura militare, che terminò nel 1985. “La protezione delle terre dei nativi è parte della soluzione all’emergenza climatica”, scrive sulla Folha de
S.Paulo Txai Suruí, coordinatrice del movimento della gioventù indigena dello stato di Rondônia. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1531 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati