Miami, 18 agosto 2021 (Chandan Khanna, Afp/Getty)

Negli Stati Uniti uno degli aspetti più preoccupanti della pandemia di covid-19 riguarda la scuola: in particolare il tentativo dei governatori e dei funzionari statali di scaricare sulle istituzioni locali la responsabilità per il peggiore disastro educativo della storia moderna. Quasi tutte le scuole del paese hanno chiuso a marzo del 2020, sostituendo l’insegnamento in presenza con lezioni online improvvisate o con una complicata combinazione tra le due forme d’insegnamento. In autunno pochi alunni sono tornati a scuola. Questa situazione ha causato ritardi nell’apprendimento che sono gravi nella maggior parte dei casi e catastrofici per i bambini che provengono da famiglie povere.

Fin dall’inizio i politici si sono preoccupati di riaprire bar e ristoranti più che di far tornare nelle aule i cinquanta milioni di bambini del paese. La loro incapacità continua a essere dolorosamente evidente mentre si avvicina un altro anno scolastico e molti stati si rifiutano di introdurre le misure sanitarie necessarie per garantire un ritorno sicuro nelle aule. Questa incapacità politica è particolarmente grave in un momento in cui i contagi tornano ad aumentare a causa della variante delta e il covid-19 diventa una caratteristica permanente della vita sociale.

Miami, 18 agosto 2021 (Chandan Khanna, Afp/Getty)

L’analisi delle politiche sulle riaperture fatta dal Center on reinventing public education, un’organizzazione non profit, mostra che molti stati hanno fatto pressione sulle istituzioni locali per far ripartire l’insegnamento in presenza, ma allo stesso tempo hanno promosso politiche che mettono a rischio la sicurezza negli istituti. Al momento quasi un quarto degli stati si è schierato contro l’obbligo di vaccinazione e i pass vaccinali, ostacolando le istituzioni locali che vogliono garantire la sicurezza degli studenti. All’inizio di agosto 29 stati su cinquanta avevano raccomandato l’uso della mascherina nelle scuole (erano 44 nell’autunno del 2020), e nove stati avevano eliminato l’obbligo di indossarla. Così il 18 agosto l’amministrazione Biden ha annunciato che il dipartimento per l’istruzione avrebbe usato la sua autorità per impedire agli stati di vietare l’uso obbligatorio delle mascherine nelle classi.

I politici statali dovrebbero proteggere i bambini chiedendo agli insegnanti di vaccinarsi. I genitori che vogliono conoscere la percentuale di insegnanti vaccinati si scontrano con il fatto che solo pochi stati rendono pubblica questa informazione.

Danni economici

I governatori e gli altri politici stanno ignorando i danni prodotti da mesi di chiusure. Diversi studi confermano l’allarmante aumento di disturbi dell’apprendimento tra gli studenti. A subire i danni maggiori sono stati i più vulnerabili. Un’analisi dell’organizzazione non profit Nwea ha riscontrato che nella primavera del 2021 gli alunni di terza elementare ispanici, afroamericani e nativi hanno ottenuto risultati molto peggiori in matematica rispetto al 2019.

Un rapporto pubblicato dalla società di consulenza McKinsey fa notare che i ritardi si tradurranno in minori opportunità future per gli studenti delle superiori, molti dei quali stanno già abbandonando gli studi. “La pandemia minaccia le prospettive di questa generazione, limitandone le opportunità fino all’età adulta avanzata. Sarà più difficile che frequentino l’università e trovino un impiego che gli permetta di mantenere una famiglia”. Queste persone guadagneranno meno durante la loro vita. Il danno per l’economia degli Stati Uniti nel momento in cui questo gruppo entrerà nella forza lavoro potrebbe variare tra 128 e 188 miliardi di dollari all’anno.

Da sapere
Obblighi e aggressioni

◆ Il 24 agosto 2021 il consiglio comunale di New York ha introdotto l’obbligo vaccinale contro il covid-19 per il personale delle scuole pubbliche. Alcuni sindacati che rappresentano i docenti hanno annunciato che presenteranno ricorso contro la decisione. In altre zone del paese lo scontro sulle misure sanitarie nelle scuole è ancora più acceso. In Florida e in Texas alcuni distretti scolastici hanno fatto ricorso contro i decreti firmati dai governatori repubblicani che eliminano l’obbligo di indossare la mascherina. Secondo alcuni sondaggi, la maggioranza degli statunitensi è favorevole alle mascherine nelle scuole, ma le persone contrarie sono particolarmente aggressive e violente. In Texas un genitore ha aggredito un insegnante cercando di strappargli la mascherina dalla faccia. In California un padre ha aggredito il preside e ha picchiato un insegnante. Axios


A luglio l’Unicef e l’Unesco hanno criticato i governi che nell’ultimo anno e mezzo hanno chiuso le scuole invece di trovare modi per contenere i contagi. Il comunicato delle due agenzie sottolinea che le chiusure hanno creato il rischio di ritardi nello sviluppo da cui i bambini potrebbero non riprendersi mai, sottolineando il fatto che le scuole primarie e secondarie non sono i principali ambienti di trasmissione del virus e invitando il governo a far riprendere l’insegnamento in presenza il prima possibile.

Negli Stati Uniti molti studi indicano che i disagi vissuti dai bambini provenienti da famiglie povere sono stati aggravati dal fatto che le loro scuole tendono a rimanere chiuse più spesso di quelle frequentate da studenti provenienti da famiglie con redditi più alti. Di conseguenza gli alunni ispanici e afroamericani sono più dipendenti dalla didattica a distanza.

La formazione online ha contribuito a all’interruzione della frequenza scolastica. Secondo le ricerche di Thomas S. Dee, docente all’università di Stanford, le scuole che hanno fatto più ricorso alla didattica a distanza hanno registrato un aumento del 42 per cento dell’interruzione della frequenza scolastica rispetto agli istituti che hanno garantito l’insegnamento in presenza. Più di un milione di bambini che avrebbe dovuto iscriversi alle scuole non si è presentato alle lezioni, né online né in presenza (340mila nelle scuole materne). Nello scenario migliore alcuni dei bambini più vulnerabili del paese cominceranno a frequentare la prima elementare senza aver fatto un anno preparatorio. Nel peggiore alcuni bambini che hanno perso il legame con la scuola potrebbero non tornare mai in classe.

Per rimediare alla catastrofe gli stati e gli enti locali dovranno creare piani efficaci per aiutare i bambini a recuperare i ritardi, oltre a mettere a punto sistemi per valutare i loro progressi verso obiettivi stabiliti. ◆ as

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1424 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati