C’è un momento in Klara e il sole in cui la protagonista, Klara, e un altro personaggio, il Padre, discutono se l’intelligenza artificiale potrà mai replicare completamente ciò che significa essere umani. Il Padre è scettico, e paragona il cuore umano a una casa con molte stanze: “Stanze dentro altre stanze dentro altre stanze”. Klara – lei stessa un A.F. (amico artificiale) – non è d’accordo, e pensa che ci debba essere un punto in cui ogni aspetto di una persona può essere capito. Questa scena è una metafora dell’intero approccio di Ishiguro alla scrittura. I suoi libri sono famosi perché trattano tutti, in varia misura, gli stessi temi, cioè la memoria e il sé. Anche qui ritroviamo il tipico mondo di Ishiguro: un luogo malinconico dove le persone si fraintendono, molto resta non detto e tutto è sul punto di crollare, ma anche dove c’è sempre un briciolo di speranza. Ambientato in un futuro prossimo, in cui i robot dotati di intelligenza artificiale sono diffusi ma ancora abbastanza nuovi da far discutere e causare allarme, la storia è incentrata su Klara che entra nella vita di Josie, un’adolescente malata. La sorella maggiore di Josie è già morta di una malattia senza nome e sua madre – la Madre, nel registro formale di Klara – ha il terrore di perdere anche lei. La Madre compra Klara come compagna per Josie, apparentemente per placare il suo senso di colpa di dover lavorare a tempo pieno, e noi seguiamo Klara dal negozio alla casa di Josie e alla loro fragile vita familiare. In questo senso è una classica storia di fantascienza dove il narratore non umano fraintende in modo divertente le manie umane e fa errori elementari, ma anche illuminanti, sulla natura delle cose. Un esempio è l’adorazione di Klara per il sole, che lei pensa sia una divinità potente che dorme nel granaio all’orizzonte. È sia un’ironica presa in giro della propensione umana a inventare narrazioni soprannaturali per spiegare l’ignoto, sia un’intelligente intuizione fantascientifica: un essere a energia solare adorerebbe inevitabilmente il sole, poiché è il datore di vita. Klara e il sole è sia un nuovo romanzo di Ishiguro sia un classico romanzo di Ishiguro. Quindi va bene per i suoi fan, ma anche per gli altri. Iain Maloney, The Japan Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1410 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati