Più di 6,5 milioni di israeliani sono stati chiamati alle urne il 23 marzo per le quarte elezioni legislative in meno di due anni ( nella foto ). Come nelle ultime tornate, ricorda il Jerusalem Post, anche questo voto è un referendum sul premier Benjamin Netanyahu, al governo dal 2009 e sotto processo per corruzione. I primi risultati danno in testa il partito Likud (destra) di Netanyahu, che ottiene la maggioranza relativa, davanti ai centristi di Yesh atid, guidati da Yair Lapid. Netanyahu avrà però bisogno del sostegno di altri partiti per raggiungere i 61 seggi necessari a formare un governo. Se ci sarà un nuovo stallo, non è da escludere una quinta elezione entro la fine dell’anno. Benny Gantz, leader del partito di centro Blu e bianco, ha perso consensi dopo essersi alleato con Netanyahu per un governo di emergenza, che si è sciolto a dicembre a causa di diversi conflitti tra i due. A prescindere dalla vittoria di Netanyahu, nota Haaretz, è certo che il prossimo parlamento sarà dominato dalle varie anime della destra.
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Questo articolo è uscito sul numero 1402 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati