Lianghui (due sessioni) è il termine con cui si indicano le due sessioni plenarie dell’Assemblea nazionale del popolo (l’organo legislativo cinese) e della Conferenza politica consultiva del popolo che si tengono ogni anno a marzo. Quest’anno si è concluso con il varo del nuovo piano quinquennale e una modifica al sistema elettorale di Hong Kong. Si tratta del più importante sconvolgimento nell’ex colonia britannica dal 1997, scrive il South China Morning Post. D’ora in poi, infatti, solo i candidati “patrioti”, cioè fedeli a Pechino, potranno candidarsi alle elezioni per il parlamento locale. I messaggi enfatizzati dal presidente Xi Jinping (nella foto) durante le due sessioni sono stati l’“unità etnica” del paese, la salvaguardia dell’ambiente (anche se gli ambientalisti denunciano la mancanza di dettagli su come Pechino intende ridurre le emissioni di CO2 entro il 2030 e azzerarle entro il 2060), lo sviluppo delle zone rurali e la preparazione dell’esercito. L’innovazione tecnologica sarà al centro del piano economico dei prossimi cinque anni, con un aumento della spesa per la ricerca del 7 per cento.
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Questo articolo è uscito sul numero 1401 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati