Come le comete, anche la Luna ha una coda luminosa, che però non è visibile a occhio nudo. Quattordici anni di osservazioni hanno permesso di capire come si forma, scrive il Journal of Geophysical Research: Planets. Quando i meteoriti colpiscono la superficie lunare, sollevano una nube di particelle di sodio. Questa, scontrandosi con i fotoni del vento solare, forma una scia luminosa lunga circa 800mila chilometri che segue la Luna nella sua orbita intorno alla Terra. Per alcuni giorni ogni mese, quando la Luna nuova si trova tra la Terra e il Sole, questa scia sembra impolverare il nostro pianeta. Le 21mila foto scattate dall’osservatorio El Leoncito, in Argentina, mostrano che le code più luminose non coincidono con gli sciami meteorici più importanti, come le Leonidi. È probabile che a volte i meteoriti sporadici siano più grandi e più veloci, e sollevino quindi una maggiore quantità di atomi di sodio quando colpiscono la Luna.
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Questo articolo è uscito sul numero 1400 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati