_La valle al centro del mondo _è il libro più strano di Malachy Tallack: un romanzo in cui non accade quasi nulla e in cui tutto cambia. Sandy è tornato nelle Shetland con la sua ragazza Emma. Cresciuto in una ex casa consiliare a Lerwick, ora si ritrova a vivere accanto ai suoi genitori, David e Mary, in una valle remota. All’inizio del romanzo, Emma parte improvvisamente per tornare a Edimburgo, e Sandy scopre di sentirsi al tempo stesso a casa e a disagio. Altri nella valle condividono la stessa posizione incerta: Terry, un alcolizzato; i nuovi arrivati Ryan e Jo; e Alice, una scrittrice di gialli che si è ritirata nelle Shetland dopo la morte del marito e che sta cercando di scrivere un libro. L’azione si svolge nel corso di circa nove mesi: una lunga gestazione, mentre Sandy subisce una sorta di rinascita. Arriva sua madre, che lo aveva abbandonato da bambino; ha un breve flirt con Jo; riflette sulla sua relazione con Emma; e impara le basi della coltivazione da David. Il tono del libro è calmo e serio, la prosa misurata, il ritmo costante. Il punto di vista slitta leggermente da un personaggio all’altro. Il libro non è privo di colpi di scena, ma forse la cosa più riuscita sono le attente descrizioni di Sandy che impara a fare il pastore. Ian Sansom, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 78. Compra questo numero | Abbonati