L’Avana, Cuba, 21 gennaio 2021 (Yamil Lage, Afp/Getty)

Il governo di Cuba permetterà a molte piccole aziende private di operare nell’economia dell’isola, ampliando da 127 a più di duemila le attività produttive che è possibile svolgere in proprio, scrive Die Tageszeitung. Le attività che sono ancora in parte o totalmente riservate allo stato restano 124, ha precisato la ministra del lavoro Marta Elena Feitó Cabrera. La decisione è una delle risposte dell’Avana alla crisi che attanaglia il paese. Nel 2020 l’economia cubana, in stagnazione da anni, si è contratta dell’11 per cento a causa delle dure sanzioni statunitensi e della pandemia di covid-19, che ha messo in ginocchio il turismo, uno dei settori più importanti. L’apertura ai privati segue la riforma monetaria entrata in vigore il 1 gennaio, che ha abolito il peso convertibile cubano, moneta più pregiata introdotta nel 1994 , legata al dollaro statunitense e usata prevalentemente dai turisti stranieri, lasciando solo il peso cubano, una moneta molto più debole finora usata solo dalla popolazione locale. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1396 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati