Il 25 ottobre in Cile si svolgerà quello che probabilmente sarà il voto più importante degli ultimi trent’anni della storia del paese. Quasi quindici milioni di cileni dovranno rispondere a due domande: vogliono cambiare la struttura istituzionale del paese, abbandonando definitivamente l’eredità della dittatura di Augusto Pinochet incarnata dalla costituzione del 1980, modificata più volte ma ancora in vigore? E, in caso affermativo, con quale procedimento?

È un passaggio cruciale per la storia del paese, che purtroppo avviene in un clima di tensione sempre più forte. A ottobre del 2019 in Cile è nato un grande movimento per chiedere importanti riforme economiche, politiche e istituzionali. La commemorazione del primo anniversario delle proteste si è conclusa con un morto e quasi cinquecento arresti. La violenza non può in alcun modo essere giustificata dalla legittima aspirazione al cambiamento, ma nella repressione delle proteste le forze di sicurezza hanno compiuto eccessi che dovranno essere puniti. Quello che si discute in Cile è un cambiamento di grande portata. C’è da decidere quale regime politico adottare (presidenziale o parlamentare), il livello di decentralizzazione e l’inclusione istituzionale delle minoranze indigene. I cileni sceglieranno se sostituire la costituzione (i sondaggi prevedono una larga vittoria del sì) e se affidare la stesura del nuovo testo a un’assemblea costituente nuova o composta anche da parlamentari già eletti. Sarà la prima di una serie di sette votazioni che terminerà nel 2022.

Il processo sarà lungo e complesso, e il governo non dovrà usarlo come pretesto per non affrontare problemi urgenti. In Cile sono indispensabili misure contro la povertà e la disuguaglianza, oltre alla modifica di politiche economiche (soprattutto sul lavoro e le pensioni) che si sono dimostrate dannose per gran parte della società. L’albero di una nuova costituzione non deve impedire di vedere la foresta dei problemi attuali. ◆ as

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Questo articolo è uscito sul numero 1381 di Internazionale, a pagina 19. Compra questo numero | Abbonati