◆ Spalte è una parola danese che significa “spaccare”. Ed è un nome appropriato per il ghiacciaio nel nordest della Groenlandia che un tempo era collegato alla piattaforma di ghiaccio 79 N, la più grande dell’Artico. Alla fine di giugno lo Spalte si è staccato dalla piattaforma, formando poi una serie di iceberg.
Gli scienziati della Nasa che monitoravano il ghiacciaio, grande 113 chilometri quadrati, sostengono che il suo distacco e altri preoccupanti cambiamenti registrati nella piattaforma 79 N indicano una “progressiva disintegrazione” della regione, causata dalle alte temperature degli ultimi anni.
Le due immagini mostrano l’evoluzione della regione dagli anni ottanta. Nella prima, scattata dal satellite Landsat 5 della Nasa nel 1986, il ghiacciaio Spalte è ancora in buone condizioni, anche se sono visibili alcune crepe. La seconda è stata scattata dal satellite Landsat 8 il 24 luglio 2020, circa un mese dopo il distacco.
“Le crepe visibili a sudovest del ghiacciaio scomparso indicano che le condizioni della piattaforma 79 N non sono buone”, spiega Christopher Shuman, glaciologo della Nasa. Nonostante i recenti sviluppi, la piattaforma rimane la più grande dell’Artico con i suoi 70 chilometri di lunghezza e 20 di larghezza. Nella regione ci sono altri due grandi ghiacciai, Zachariæ Isstrøm e Storstrømmen.–Kathryn Hansen (Nasa)
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Questo articolo è uscito sul numero 1380 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati