Il 12 novembre il Mäjılıs, la camera bassa del parlamento kazako, ha approvato alcuni emendamenti che vietano la promozione degli “orientamenti sessuali non tradizionali” nello spazio pubblico e nei mezzi d’informazione, ispirati a una legge simile in vigore nella vicina Russia.
Il Mäjılıs ha annunciato in un comunicato di aver “adotato delle misure per proteggere i bambini da contenuti dannosi per la loro salute e il loro sviluppo”.
“La diffusione d’informazioni che promuovono la pedofilia e/o orientamenti sessuali non tradizionali è vietata nello spazio pubblico, nei mezzi d’informazione, nelle reti di telecomunicazioni e nelle piattaforme online”, ha affermato.
|
Iscriviti a In Asia |
Cosa succede in Asia e nel Pacifico. A cura di Junko Terao. Ogni sabato.
|
| Iscriviti |
|
Iscriviti a In Asia
|
|
Cosa succede in Asia e nel Pacifico. A cura di Junko Terao. Ogni sabato.
|
| Iscriviti |
L’11 novembre alcune ong, tra cui Human rights watch e Amnesty international, avevano invitato i deputati kazaki a respingere gli emendamenti, che ora passeranno all’esame del senato, per evitare di isolare ulteriormente la comunità lgbt+.
Le due ong hanno più volte denunciato la repressione della società civile in Kazakistan, un’immensa ex repubblica sovietica alleata di Mosca e Pechino, ma che punta anche a rafforzare i legami con l’occidente, che ambisce alle immense risorse naturali del paese.
Toqaev in visita a Mosca
A marzo il presidente kazako Qasym-Jomart Toqaev aveva criticato i “cosiddetti valori morali democratici, imposti a molti stati per decenni”, anche attraverso il lavoro di ong che “interferiscono pesantemente nei loro affari interni”.
Toqaev, in carica dal 2019, è attualmente in visita a Mosca, dove dovrebbe firmare un accordo di partenariato strategico con il presidente russo Vladimir Putin.
Alla fine del 2022 la Russia aveva vietato qualunque forma di “propaganda” lgbt+ nei mezzi d’informazione, su internet, nei libri e nei film. Nell’Unione europea leggi simili sono state adottate in Ungheria nel 2021 e in Bulgaria nel 2024.