Il 27 ottobre gli Stati Uniti hanno condotto tre nuovi attacchi contro quattro imbarcazioni di presunti trafficanti di droga nell’oceano Pacifico, uccidendo 14 persone, ha annunciato il 28 ottobre il segretario alla difesa statunitense Pete Hegseth.
“Ieri, su ordine del presidente Donald Trump, il dipartimento della guerra (il nuovo nome del dipartimento della difesa, ndr) ha condotto tre attacchi letali contro quattro imbarcazioni usate da organizzazioni designate come terroristiche, impegnate nel traffico di droga nel Pacifico orientale”, ha dichiarato sul social network X.
“Quattordici narcoterroristi sono stati uccisi, mentre uno è sopravvissuto”, ha aggiunto, precisando che gli attacchi sono stati condotti in acque internazionali.
| Iscriviti a Sudamericana | 
                            Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
                         | 
| Iscriviti | 
| Iscriviti a Sudamericana | 
| 
                        Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
                     | 
| Iscriviti | 
In totale nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno distrutto 14 imbarcazioni nell’oceano Pacifico e nel mar dei Caraibi, uccidendo almeno 57 persone.
Secondo gli esperti, si tratta di esecuzioni extragiudiziali, e in quanto tali illegali, anche se condotte contro presunti trafficanti di droga. Oltretutto Washington non ha mai fornito le prove che le barche trasportassero effettivamente droga.
“Le quattro imbarcazioni erano note ai nostri servizi di sicurezza, percorrevano rotte conosciute per il traffico di droga e trasportavano stupefacenti”, ha affermato Hegseth.
“Le autorità messicane hanno accettato di farsi carico del coordinamento delle operazioni di soccorso”, ha aggiunto, senza chiarire la sorte del sopravvissuto.
La marina messicana ha confermato di aver effettuato, su richiesta degli Stati Uniti, un’operazione di ricerca e soccorso circa 750 chilometri a sudovest del porto di Acapulco.
La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha però espresso il suo “disaccordo” riguardo alle modalità degli attacchi statunitensi del 27 ottobre.
Intanto, il 28 ottobre il presidente ecuadoriano Daniel Noboa, uno dei principali alleati di Trump in Sudamerica, si è detto favorevole alla costruzione di una base militare straniera nell’arcipelago delle Galápagos, senza citare espressamente gli Stati Uniti.
“Potrebbe essere usata per combattere la pesca illegale, il traffico di droga e il contrabbando di carburante”, ha aggiunto.
Secondo i dati del governo ecuadoriano, più del 70 per cento della cocaina prodotta in Colombia e Perù passa per i porti dell’Ecuador.
 
			 
            
                     
                     
                     
                     
	                 
	                 
	                 
            