L’Etiopia accusa l’Eritrea e una fazione del Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf), il partito che ha dominato la vita politica etiope per quasi trent’anni, di “prepararsi attivamente a una guerra”.

Le relazioni tra Etiopia ed Eritrea sono molto tese da mesi.

In una lettera indirizzata al segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres il 2 ottobre, di cui l’Afp ha ottenuto una copia l’8 ottobre, il ministero degli esteri etiope ha anche accusato Asmara e la fazione del Tplf di “finanziare e sostenere gruppi armati nella regione Amhara”, nel nord del paese.

“I legami tra il governo eritreo e il Tplf si sono consolidati negli ultimi mesi”, ha affermato Addis Abeba, accusando Asmara di voler “destabilizzare l’Etiopia”.

L’Eritrea ha ottenuto l’indipendenza dall’Etiopia nel 1993 dopo una lunga lotta armata. Tra il 1998 e il 2000 i due paesi hanno poi combattuto una sanguinosa guerra, con decine di migliaia di morti, legata a questioni di confine.

Le relazioni sono migliorate nel 2018 con l’arrivo al potere del primo ministro etiope Abiy Ahmed, che ha firmato un accordo di pace con il presidente Isaias Afewerki, che governa l’Eritrea con il pugno di ferro dal 1993. Grazie a quest’accordo Abiy ha anche ottenuto il premio Nobel per la pace.

L’esercito eritreo ha poi sostenuto quello di Addis Abeba durante la guerra civile nella regione etiope del Tigrai, tra il 2020 e il 2022, che ha causato almeno 600mila morti, secondo le stime dell’Unione africana.

Dalla fine del conflitto le relazioni si sono però fatte più tese, con l’Eritrea che ha accusato l’Etiopia, che dal 1993 non ha uno sbocco al mare, di avere delle mire sul porto di Assab.

Da mesi Abiy sostiene che il suo paese, il secondo più popoloso del continente con 130 milioni di abitanti, potrebbe ottenere uno sbocco al mare per via giudiziaria.

“L’Etiopia ha più volte espresso la volontà di avviare dei negoziati con il governo eritreo”, ha dichiarato nella lettera il ministro degli esteri etiope Gedion Timotheos.

A marzo Asmara aveva invitato la comunità internazionale a “fare pressione” sull’Etiopia affinché rispettasse “la sovranità e l’integrità territoriale dei suoi vicini”.

Di recente l’Eritrea, che con i suoi 3,5 milioni di abitanti è uno dei paesi meno popolosi del continente, si è avvicinata all’Egitto, che ha relazioni tese con l’Etiopia.

Il Tplf, che ha governato l’Etiopia dal 1991 al 2018, è stato ufficialmente sciolto ma continua di fatto ad amministrare la regione settentrionale del Tigrai, che confina con l’Eritrea.