Creme solari di vari marchi sono state ritirate dal mercato in Australia dopo che da un’indagine condotta da un’associazione di consumatori era emerso che non garantivano la protezione dichiarata.

L’Australia ha il più alto tasso di tumori della pelle al mondo. Nel 2024 nel paese sono stati diagnosticati circa 19mila casi di melanoma.

Un’indagine condotta a giugno dall’associazione di consumatori Choice ha stabilito che solo quattro creme solari sulle venti analizzate garantivano l’indice di protezione Uv indicato.

Una seconda indagine condotta questa settimana dalla Therapeutic goods administration (Tga), un’agenzia del ministero della salute australiano, ha identificato ventuno creme solari che non garantirebbero la protezione dichiarata.

Alcuni prodotti che dichiarano una protezione 50 “probabilmente non superano quota 21”, ha affermato la Tga.

Tra le ventuno creme solari, otto sono state ritirate dal mercato dai produttori, dieci sono state sospese dalle autorità, due sono in attesa di verifiche e una non è venduta nel paese.

Pesanti sanzioni

In Australia le creme solari sono classificate come prodotti terapeutici e, di conseguenza, devono garantire sicurezza ed efficacia ai consumatori.

Le aziende del settore possono quindi incorrere in pesanti sanzioni se etichettano i prodotti in maniera ingannevole.

“Vorrei però ricordare che le creme solari sono solo uno dei metodi di protezione solare”, ha dichiarato Anne Cust, che dirige il Daffodil centre, un istituto australiano di ricerca sul cancro.

“Dovrebbero essere usate in combinazione con altri metodi, come restare all’ombra e coprirsi la pelle”, ha aggiunto.